Calligrahpy Scroll by Contemporary Chinese Master Artist Qi Bai-shi (1863-1957)

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Qi Baishi (1863-1957)

Qi Baishi was a versatile artist.  Although he could paint excellent human figures, animals, and landscapes, he was mainly known for his flowers, birds, insects and fish, which were his major themes in later life. He particularly enjoyed painting rural scenes. Qi Baishi brushwork is exceptionally fluent and his position of red and black creates a strong feeling of autumnal richness and response. 

Qi Baishi's works have a fresh lyrical quality and sought to achieve a ¡§likeness both in shape and spirit" of the things he portrayed.  He was able to suggest the essence of a subject with a few brief strokes.  One can perceive in his art a high sense of reality.  Everything he painted is bubbling with life, joy, optimism and often humor, this reflected his own view of the world.

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Qi Bai-shi ( »ô¥Õ¥Û),

also known as Qi Huang (»ô¿X) or Qi Weiqing (»ô­G«C), was born in 1863 in Xiangtan (´ð ¼æ) County, Hunan (´ò «n) Province. He was a woodcarver in his early youth, and taught himself painting, poetry, calligraphy and zhuan (½f¡^seal carving in his spare time.

In the seven years beginning from 1902, he left home five times to wander around many famous mountains, lakes and rivers throughout the country and painted numerous landscapes. In 1910, when he finally came home, he created "Jieshan View" and 51 other landscape paintings.

Since 1918 he resided in Beijing ( ¥_ ¨Ê) and lived by his painting and calligraphy. Most of the subjects he painted were flowers, birds, insects and fish. In 1928 he began to sign his name on the paintings as ¥Õ¥Û ( Bai-shi means literally "White Stone," which implies "Snow Mountains"). He said, at one time, "I learned finger-painting in my youth; landscape painting after 30; and specialized in flowers, insects and birds after 40." After that, he resolved to paint "all the insects and birds in the whole world." During his lifetime he had painted countless number of flowers and birds. He changed his painting styles several times before settling down finally to create his own unique style.

In 1952 he was appointed Honorary Professor of the Central Academy of Fine Arts, Beijing. In 1953 the Ministry of Culture of the People's Republic of China conferred on him the honorable title of "People's Artist." He was elected President of the Chinese Artists' Association at the Second National Congress of Writers and Artists. In 1954 he was a deputy of the First National People's Congress. In 1955 he was awarded the World Peace Prize by the World Peace Council.

Qi Bai-shi died in Beijing on September 16, 1957 at the venerable age of ninety-six.

Qi Bai-shi is also known as Ch'i Pai-shih in the western literature.

Quotes from an essay by Alice Boney:

He was born into a poor peasant family in the year 1861 in Hsiangtan, (Xiangtan ´ð ¼æ) Hunan, China. His was a family of poor farmers who worked hard on their land. Ch'i (Qi »ô), however, was a delicate child, and as he was unable to endure the strength-taxing labor in the fields, when he was eight years old his family apprenticed him to a carpenter. After a ten-year term he decided to try fine carving and cabinet making. He became a master carver and until his death was a renowned seal cutter. In his search for designs he became interested in painting and so discovered "The Mustard Seed Garden" (ªã¤l¶éµeÃÐ). This is a comprehensive series of flower, tree, rock and other motifs compiled and printed for student artists. He fell completely in love with this and copied and recopied the entire series. This was his introduction to Chinese painting, and thus he spent long years practicing the meticulous and painstaking kung pi (¤uµ§) style and assimilating the traditional. He managed to visit all the celebrated scenic spots of China and so widened his scope and vision. When he became the pupil of the literary scholar, Wang Kai-yin, he came under the spell of the famous monk painters Pa Ta Shan-jen ¡]¤K¤j¤s¤H) and Shih-tao (¥ÛÀÜ) of the late Ming (©ú) and early Ch'ing (²M) periods. Thus at the age of forty he chose as his own the style called hsieh yi (¼g·N), or the swift, sure, spontaneous, emotional brush stroke usually perfected only by the exalted calligrapher scholar. To Pa Ta Shan-jen's strong, forceful brush he has added ever more force - plus a striking individuality that stamps him as one of the great painters of China and indeed of the world. Ch'i painted continually but did not gain recognition until he was sixty. His best work was done between his seventieth and eightieth years.

Qi Baishi died in Beijing on September 16, 1957.

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Qi Baishi (1864-1957)

Nato nel 1864, Qi Baishi e` deceduto nel 1957 vivendo quasi un secolo. La sua splendida arte pittorica ci ha lasciato una mole di gioielli, conquistandosi con i suoi capolavori una brillante pagina nella storia dell¡¦arte cinese.

Qi Baishi visse la maggior parte della vita nella vecchia Cina sofferente. Figlio di una famiglia di contadini, studio` per solo mezzo anno in una scuola elementare rurale e fu artigiano scultore del legno per 15 anni, per diventare poi pittore. Qual¡¦e` il suo mistero? La risposta e` nella diligenza e il forte interesse per la pitura, e da ragazzo nel suo paese era noto perche' disegnava immagini dei santi e ritratti. A 27 anni, con l¡¦aiuto di alcuni intellettuali, comincio` a studiare la pittura tradizionale cinese; dopo il 1940, fece molti viaggi visitando i monti e i fiumi piu` famosi del paese, e dipinse numerosi schizzi di paesaggio. Sotto l¡¦influenza della vita e della pratica, il suo stile pittorico andava gradualmente trasformandosi; da preciso e meticoloso a audace e disinvolto, formando cosi` il suo peculiare stile artistico. A 57 anni, Qi Baishi si trasferi` dal suo paese nativo della provincia dello Hunan a Pechino, dove si guadagnava da vivere con la vendita di dipinti e l¡¦incisione di sigilli.

Secondo i dati, in tutta la sua vita, Qi Baishi si astenne dal dipingere solo in tre occasioni: la prima volta all¡¦eta` di 63, quando cadde gravemente ammalato, perdendo conoscenza per sette giorni; la seconda volta a 64 anni, quando sua madre si spense ed era troppo addolorato e triste; la terza volta, a 92 anni, sempre a causa di una malattia non prese in mano il pennello per parecchi giorni. Sommati insieme, questi tre periodi arrivano appena a superare un mese, altrimenti non si stacco` mai dai pennelli. La lunga pratica artistica lo porto` a eccellere non solo nella pittura, ma anche nella poesia, la calligrafia e l¡¦incisione di sigilli. Secondo una statistica incompleta, nella sua vita Qi Baishi ha lasciato oltre 40.000 dipinti, mille poesie e piu` di 3.000 sigilli. Anche alla vigilia dei vent¡¦anni, nel 1953, egli dipinse in un anno piu` di 600 opere.

La pittura di Qi Baishi mostra una tecnica totale e una vasta gamma di soggetti. Era esperto in quasi tutti i campi, nello stile libero di tipo impressionistico, nello stile preciso e meticoloso, nei paesaggi e fiori e uccelli. Qi Baishi aveva una particolare sensibilita` per alcune delle cose piu` comuni della vita quotidiana. Egli riusciva a trarre da questi oggetti ordinari sensazioni ricche e sincere e con il suo pennello geniale afferrare l¡¦essenza e l¡¦anima di tutte le cose della natura, rendendole piu` vivaci, piu` eleganti e piu` ricchie di forza e del gusto della vita. E proprio attraverso le sue pennellate essenziali e vigorose che trasmette agli altri le proprie sensazioni, facendo condividere a chi quarda i suoi dipinti quei sentimenti di sana vitalita`, gioia e bellezza. I fiori che dipingeva, come anche le ciliege e le nespole, sono quanto mai vivi e attraenti. Mentre le immagini di ogni specie di insetti, come libellule, farfalle, cavallette, mantidi, api, locuste e cicale, lasciano stupiti per la loro esattezza e finezza. Attraverso le trasparenti ali degli insetti, possiamo vedere i loro corpi che vorrebbero muoversi ma non possono; due macchie d¡¦inchiostro sui fianchi delle api danno la sensazione di percepire il vibrare delle ali e il loro ronzio. La raffinatezza non risiede solo nell¡¦abilita` con cui la peluria dell¡¦ape viene dipinta, ma pure nella commovente maniera espressiva e nella forza vitale che sprigiona dai corpi degli insetti. Lo stesso vale anche per le immagini degli animali: pesci e gamberi, granchi, passeri, martin pescatori, gazze, gatti, topi e pulcini. L¡¦inchiostro sfumato e nero lascia immaginare la trasparenza dei gamberi nell¡¦acqua e le delicate piume dei pulcini, ma ancora piu` simpatici e verossimili risultano i giochi di pesci e dei gamberi, e la vispezza infantile dei pulcini. Gamberi, granchi e pulcini da lui dipinti vengono detti ¡§Tre meraviglie di Baishi¡¨. Qi Baishi valorizzo` le possibilita` dell¡¦inchiostro di china nel descrivere le immagini in modo realistico, arricchendo l¡¦inchiostro nero dell¡¦impressione delle tonalita` e delle variazioni cromatiche. Egli integro` con successo la tecnica tradizionale della pittura cinese a inchiostro con la propria abilita` giovanile di scultore e incisore minuzioso, formando un proprio particolare stile pittorico. Un uso cosi` abile, essenziale e preciso del pennello e dell¡¦inchiostro, non sarebbe stato raggiungibile senza un assiduo affinamento e una lunga esperienza.

Sul piano teorico Qi Baishi ebbe sue peculiari opinioni artistiche. Egli propugnava lo studio degli antichi per assimilarne le esperienze, senza pero` copiare meccanicamente. Bisogna assimilare il loro spirito per intraprendere una creazione autonoma. Egli sosteneva che i pittori debbano immergersi nella vita, ¡§facendo il ritratto a dieci mila insetti e insufflando la vita in cento uccellie¡¨ e per cercare nella vita la materia prima per la creazione artistica. Egli riteneva che il ¡§segreto della pittura e` che la bellezza risiede in un punto intermedio fra somiglianza e non somiglianza¡¨: un dipinto non puo` essere fatto copiando pedissequamente un soggetto; cosi` sara` troppo volgare; non si puo` neanche abbandonare la forma del soggetto, cadendo invece nella distorsione: di devono piuttosto rendere con precisione i tratti caratteristici delle cose. Queste sono opinioni estremanente penetranti e incisive.

Qi Baishi non fu soltanto un pittore molto attivo e serio, ma anche una persona onesta, sincera e generosa. Anche quando, ormai famoso, era in condizioni di discreto benessere, conduceva una vita piuttosto semplice: se tuttavia qualche parente o amico si trovava in difficolta` finanziaria, egli lo aiutava sempre con generosita`.

Il popolo cinese ama moltissimo i dipinti di Qi Baishi, che definisce eminente maestro di pennello della pittura tradizionale cinese, e al tempo stesso un grande artista amante del paese nativo e della patria, del popolo e della pace. Per encomiare i suoi successi artistici, nel 1953, il Ministero della cultura gli conferi` il titolo onorifico di ¡§Astista del popolo¡¨; nello stesso anno, Qi Baishi fu eletto Presidente dell¡¦Associazione degli artisti cinesi; e nel 1956 ottenne il premio internazionale della pace conferito dal Consiglio mondiale della pace, diventando una notorieta` della cultira mondiale.

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